Abbiamo certamente fatto un errore di valutazione nel predire imminente la prima irruzione artica verso l’ Europa mediterranea. Abbiamo in effetti sottovalutato l’invadenza della parte del VP sprofondata in Canada. In effetti, pur essendo la parte più attiva ed i massimi di vorticità del VP in zona Russa, anche solo una piccola parte del vortice polare è stata sufficiente per generare un importante centro di vorticità al largo delle coste del Labrador che determinerà come risposta la traslazione del blocco atlantico previsto per l’Immacolata verso il comparto europeo centrale determinando dunque dapprima una rimonta dell’anticiclone delle Azzorre su mediterraneo centrale e successivamente una ripresa in grande stile del flusso zonale con tempo probabilmente buono e mite fino a metà mese. Titoliamo però eppur si muove…perchè, come vedremo nelle immagini successive, i disturbi troposferici continueranno ad interessare con intrusioni calde la trottola polare anche nei prossimi dieci giorni.

Evidenti le continue intrusioni calde in tutto il periodo preso in considerazione. Vediamo invece ora le motivazioni bariche del prossimo futuro europeo ed una ultima interessante carta a 240 ore.

In questa sequenza si vedono i motivi per cui non avremo la prima irruzione degna di nota sul nostro comparto. Ma come detto, tutto è in rapida evoluzione ed il VP continuerà ad essere instabile, per cui non aspettiamoci quest’anno pattern climatici lunghi, le vicende del tempo si alterneranno in maniera estremamente veloce. Ed ecco l’ultima carta, la più importante, anche se la più lontana nel tempo, quella riferita al 13 dicembre.gfs_z100_nh_f240

Vortice polare trilobato con la onda di Rossby pronta a chiudere la porta atlantica e permettere un’azione retrograda russa. Teniamo d’occhio questo nuovo periodo previsionale, l’inverno forse è solo rimandato.