Siamo alla vigilia dell’inizio dell’estate meteorologica, alla fine di un maggio decisamente anomalo, uno dei più freddi degli ultimi anni, un freddo persistente contraddistinto fino all’ultima decade da un pattern favorevole a discese artico-continentali, artico marittime e polari marittime. Il fattore più interessante, sicuramente, è stata la enorme quantità di precipitazioni che hanno contraddistinto il quinto mese dell’anno, valori che avvicineranno i record mensili su molte regioni. Un maggio così anomalo non può essere una casualità e, storicamente, non depone per un’estate calda e stabile. Sembra però che il mese di giugno potrà partire proprio su questi presupposti con l’instaurarsi di un’onda stazionaria di origine africana che determinerebbe, secondo le ultime emissioni dei modelli matematici, la prima fase di caldo estivo della stagione, ben al di sopra delle medie stagionali. L’estate però potrebbe continuare poi sotto presupposti ben differenti, infatti pur essendo i parametri climatici del 2019 molto peculiari, l’unico anno che si avvicina a quello odierno è il 1980, anno tra l’altro susseguente ad un maggio freddo e piovoso proprio come quest’anno. L’estate che seguì il 1980 fu contraddistinta da caratterisitche di perturbabilità e temeprature al di sotto della media, vediamolo nello specifico.

Evidente in questa mappa riferita proprio al trimestre estivo del 1980 un canale depressionario che dalla Gran-Bretagna raggiungerebbe tutta l’Europa.

Evidente in questa mappa l’anomalia dei geopotenziali a 500 Hpa abbracciare tutta l’Europa, con particolare riferimento l’Europa centrale.

Temperature al di sotto della media di oltre 1,5 gradi in quell’estate del 1980

Insomma, non un’estate torrida come alcuni siti indicano. Vedremo, certamente, come dicevamo, l’estate 2019 è molto peculiare, differente da tutte le precedenti, vedremo, certamente nulla ci dice al momento che la prima onda stazionaria e l’alta pressione africana possano essere la regola.