Alla fine tra GFS e Reading ha avuto decisamente la meglio GFS, oggi il modello inglese vira sulle posizioni di quello americano prevedendo una fase fredda per l’Europa a partire da domenica. Ma andiamo per ordine, come al solito partiamo dalla bassa stratosfera per descrivere quello che accadrà nei prossimi giorni.

gfs_z100_nh_f144

In questa previsione a 144 ore valida quindi per il 13 marzo, lunedi, appaiono evidenti due fatti: il primo è la separazione del VP, split, in due tronconi, come da noi previsto già da qualche settimana e, secondo, l’elevazione della wave2 a bloccare il flusso atlantico e permettere a nuclei freddi di retrogredire verso l’Europa.

gfs_z100_nh_f168

Nel proseguo appare evidente come per il giorno 14 continui l’afflusso retrogrado che coinvolge anche il nostro paese con il VP che inizia però a riorganizzarsi, è questa la seconda svolta vista oggi dai modelli, una complicazione atlantica nel contesto freddo continentale, che apparirà evidente nel prossimo pannello.

gfs_z100_nh_f192

15 marzo, il flusso retrogrado continua ad interessare Europa e Italia, contemporaneamente riparte il flusso atlantico che probabilmente interagirà con il flusso proveniente da est determinando le migliori condizioni per nevicate anche a quote basse soprattutto su: Appennini, Alpi e centro nord. Chiudiamo con la carta degli spaghi per Bologna.

chart

Evidente ormai come il modello americano confermi con la maggior parte delle sue perturbazioni una fase fredda e sottomedia ad iniziare proprio dal 12-13 marzo. Vedremo nei prossimi aggiornamenti entità e durata di questo ritorno dell’inverno sull’Europa e sull’Italia. Seguiteci.