Abbiamo visto questa estate il grande interesse per la salute della nostra calotta polare. Si sono susseguiti allarmi per lo scioglimento soprattutto dei ghiacciai groenlandesi. Oggi, in prossimità del minimo annuale, forniamo, non solo, un articolo, il più possibile esauriente, della situazione attuale ma forniamo attraverso differenti link il monitoraggio in tempo reale di: estensione, volume e spessore.https://progettoscienze.org/

la prima immagine mostra l’estensione dei ghiacci artici confrontata con quella del 2018 e con il minimo assoluto raggiunto nel 2012. Come possiamo vedere, sembrerebbe reggere il muro dei 4 milioni di chilometri quadrati sfondato nel 2012 pur essendo il dato di quest’anno inferiore a quello dello scorso anno, segno inequivocabile di una maggiore sofferenza dei ghiacci artici quest’anno. Ma, come ben sappiamo, l’estensione non è l’unico parametro da considerare per analizzare la salute dei ghiacci artici. Spessore e volume, forse lo sono ancora di più. Vediamoli nel dettaglio.

Il dato volumetrico si avvicina pericolosamente al minimo del 2012 dimostrando la devastante azione delle intense ondate di calore che hanno colpito la Groenlandia lo scorso luglio, è vero che, a differenza dell’estensione il valore di quest’anno è molto più vicino a quello degli scorsi anni, segno che la crisi nel volume viene ahimè da lontano. Mi spiego, se l’estensione dei ghiacci annovera anche le formazioni più giovani, il volume ci mostra i danni provocati nel primo decennio degli anni 2000 quando intere parti della banchisa, antiche, furono disciolte e mai più ricostruite.

Concludiamo con il grafico relativo allo spessore dei ghiacci, per cui si può ragionare analogamente a prima, il 2019 si mantiene tra i peggiori anni della storia, con spessore medio inferiore al metro, dietro ancora al 2007 ed al 2010, anche se, a differenza degli altri parametri si dovrà aspettare almeno novembre per avere un dato definitivo sul minimo. Insomma situazione certamente drammatica, ma ancora sui limiti del già visto…quanto durerà questo precario equilibrio?