La QBO, quasi biennal oscillation, èun indicatore della direzione dei venti stratosferici, quando esso è positivo, essi tendono ad essere occidentali, limitando le possibili inversioni, foriere per l’Europa di retrogressioni fredde, inoltre, in regime di minimo solare, una QBO negativa destabilizza il vortice polare. Ecco, detto questo, e con tutte le cautele del caso, il valore della QBO in ottobre, 8,25 in discesa per il quarto mese consecutivo, pare poter virare a negativo proprio in questo inverno, con conseguenze importanti come vedremo. Una situazione di questo genere si è già verificata nel: 1995-1997-1999-2002-2004, con i risultati che vedremo qui di seguito dove proporremo la carta delle anomalia di geopotenziale e termiche a 850 Hpa per il periodo invernale.

Molto eloquenti le carte elaborate, alta pressione delle Azzorre disposta sui meridiani, e circolazione media orientale con anomalie termiche negative, anche molto pesanti sull’Europa orientale, l’Italia alla confluenza delle masse d’aria di origine differente, dunque sottoposta a possibili ciclogenesi fredde. Naturalmente non si tratta di previsioni ma di tendenze, tendenze che andranno confermate ma che ci propongono un inverno potenzialmente freddo.