Stiamo in queste ore registrando un braccio di ferro tra i modelli matematici meteorologici mondiali. Reading è fermo sulla sua previsione e vogliamo dargli credito anche oggi, visto un parziale accodamento del modello europeo a questa visione che qui di seguito proponiamo. Si diceva, nel titolo, raffreddamento in due fasi, vediamole qui di seguito
PRIMA FASE: CONFLUENZA NEVOSA AL NORD
Blocco altopressorio Azzorre-finnico, con l’alta pressione scandinava parzialmente termicizzata. Afflusso freddo continentale sull’Italia. Nevicate in montagna oltre gli 800-1000m al centro-sud.
15 gennaio: saccatura atlantica in discesa dalla Gran-Bretagna, venti in quota da libeccio sul centro-nord, probabili nevicate da sovrascorrimento sulle pianure del Nord.
Interessantissima questa mappa a 850 Hpa dove appare evidente la tramontana scura su nord-ovest, sarebbe neve da Piacenza verso-ovest in pianura.
SECONDA FASE: NUOVO BLOCCO ATLANTICO
Dicevamo ieri che se da un lato l’ingerenza atlantica avrebbe allontanato il flusso russo temporaneamente, ci fosse la possibilità di un nuovo blocco atlantico in vista dalle complesse conseguenze. Eccolo servito questa sera da reading.
Utilizziamo questa volta la carta emisferica: depressione sull’Italia tirrenica, nuovo anticiclone polare a dividere il vortice polare, evidente nuova pulsazione dell’anticiclone delle azzorre verso nord e possibile nuova interazione tra le masse d’aria russa e la depressione italica. SITUAZIONE DA MONITORARE ATTENTAMENTE. Inverno che entra nel vivo.
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