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La settimana che si apre oggi sarà caratterizzata da una netta rimonta anticiclonica che determinerà condizioni di bel tempo su quasi tutto il nostro paese. Vediamo nel dettaglio le motivazioni meteoclimatiche. Questo, come tutti gli articoli che seguiranno, oltre a servire da utile bussola per sapere il clima della propria zona nel corso della settimana, mi servirà per spiegare un po’ di didattica meteo e insegnarvi, con il tempo, a saper leggere una carta meteorologica. Partiamo oggi con l’interpretazione di una carta riferita al prossimo mercoledì alle ore 12.00. Il modello matematico di previsione è quello americano GFS, tra i più affidabili, il sito che lo mostra è www.wetterzentrale.de. Questa carta, nello specifico, si riferisce ai: geopotenziali (colore), temperatura(linea tratteggiata grigia) e isobare (linee bianche indicanti punti di uguale pressione) alla quota di 5000 m (500Hpa). Viene scelta questa quota perché è la più utile per determinare e prevedere i movimenti delle masse d’aria e i conseguenti risvolti alle quote più basse. Nello specifico possiamo notare una possente lingua rossa partire dall’oceano e portarsi verso il nord dell’Italia. Questa specie di gobba, in meteorologia, viene detta rimonta o promontorio anticiclonico. Niente paura però, non si tratta del famigerato “gobbo di Algeri” l’anticiclone africano apportatore di caldo umido e fastidioso. Questo anticiclone ha origini oceaniche e il rosso intenso ci dice solo che le masse d’aria risultano nel complesso discendenti con condizioni di bel tempo e clima secco. In un contesto di questo tipo abbiamo due differenti registri meteorologici: quelli in pianura, dove il ristagno delle masse d’aria più fredde determineranno importanti inversioni termiche (mattinate fresche) e diffuse foschie e nebbie; e quelli montani, dove vivremo senza dubbio una settimana dai connotati estivi con massime molto al di sopra della norma. Questo sarà il clima del nord del paese, mentre le estreme regioni meridionali, Sardegna e Sicilia in particolare, usciranno più lentamente dalle condizioni di spiccata variabilità che contraddistinguono queste ore, a causa di una zona di bassi geopotenziali in quota che stazionano sull’Algeria(macchia più chiara). Ciò determinerà sulle due isole maggiori ancora l’occasione per precipitazioni a prevalente carattere temporalesco. Più stabile il clima sul resto del paese con temperature miti di giorno e fresche di notte in un contesto di bel tempo. Concludo questo articolo con un cenno allo stato meteoclimatico attuale in Europa. Come potete vedere i minimi valori di pressione e geopotenziali li troviamo tra Groenlandia e Islanda, con una poderosa cellula anticiclonica in pieno Oceano Atlantico. Il connubio di queste due configurazioni genera storicamente lunghi periodi di bel tempo. I meteorologi chiamano questo tipo di tempo: “zonale alto” con le masse d’aria poco ondulate che determinano tempo variabile sulle Isole Britanniche e nord Europa e “stirano” l’anticiclone delle Azzorre (il poderoso anticiclone di questi giorni) verso il Mediterraneo. Qualche incertezza in questa prognosi di almeno due settimane di bel tempo, risiederebbe in una temporanea flessione delle correnti zonali verso il nord Italia nel weekend con un possibile fugace passaggio temporalesco. Ma ne riparleremo. Anche quest’anno dunque ci attendono ottobre romane? Probabilmente si.