In queste ore l’impulso di aria gelida di origine polare avvitandosi attorno all’alta pressione scandinava colpisce le regioni settentrionali europee ed avrà come obiettivo la Gran-Bretagna che subirà gli effetti, a distanza di quindici giorni, di un nuovo importante evento freddo. Si conclude così il più importante raffreddamento che l’Europa ricordi dal 2012, determinato da un riscaldamento repentino della stratosfera nello scorso mese di febbraio. Ora però a questo impulso gelido con direttrice principale l’asse che dalla Russia va all’Irlanda, seguirà un nuovo repentino reset barico con chiusura della porta atlantica e attivazione di correnti nord-orientali sull’Italia. La presenza in Europa dell’aria gelida confluente in queste ore sulle pianure centro-settentrionali renderà questo afflusso discretamente freddo riportando l’inverno sul nostro paese, come possiamo vedere dai diagrammi “spaghetti” di GFS riferiti a: Bologna-Ancona-Taranto.

 

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Come si può notare dai diagrammi, particolarmente colpite, dal prossimo martedì, saranno le regioni adriatiche con un abbassamento delle temperature rispetto alla media del periodo di quasi 10°C. L’aria in arrivo sarà particolarmente secca per cui darà origine a precipitazioni solo sulle regioni centrali adriatiche ed al sud. Sulle prime esse potranno essere nevose anche a quote basse. Come indicato dal modello LAMMA-Toscana.

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Appare, in questo senso, favorito l’Abruzzo, il Molise interno ed il Subappennino Dauno, ma non si escludono nevicate sul Gargano  nella giornata di giovedì. Il blocco atlantico in formazione appare coriaceo e potrebbe resistere per tutta la prossima settimana, innescando le condizioni più favorevoli per inversioni termiche, non eclatanti visto il periodo ormai prossimo alla primavera meteorologica, ed addirittura per la formazione di un discreto “cuscino” freddo in Val-Padana con conseguente possibile neve da addolcimento, tutta da verificare, come mostrato oggi da Reading nella emissione mattutina ECMOPEU00_192_1.png

In questa sequenza valida per la domenica 25 marzo, l’infiltrazione di correnti umide atlantiche sul preesistente cuscino freddo potrebbe determinare delle nevicate da addolcimento, tutte da verificare, naturalmente, vista la distanza temporale. Quindi, concludendo, si apre un periodo certamente freddo, non gelido, secco, con possibili sorprese nevose dapprima sulle regioni adriatiche e successivamente anche al nord.